28 giugno 2010
di porco chuck norris
Citando http://www.mambro.it/photoshop-content-aware-fill-la-nuova-spettacolare-funzione-in-arrivo/
Chi lavora spesso con Photoshop e con la fotografia sa benissimo che uno dei task più noiosi e che fanno perdere più tempo è la correzione dei dettagli di una foto.
Quante volte vi è capitato di dover rimuovere un oggetto indesiderato da uno scatto ben fatto?
Normalmente con vari metodi (con lo strumento clone ad esempio) e con santa pazienza il risultato si ottiene.
Questo nuovo strumento permette il riempimento di zone selezionate in modo del tutto automatico. Il programma analizza i ‘dintorni’ delle selezione e automaticamente riempe lo spazio selezionato in modo intelligente.
Questa funzione ha dello spettacolare e sicuramente farà risparmiare tantissimo tempo a molti di noi
Grazie al potente strumento che è google ho potuto constatare che l’incredibile funzionalità promessa è effettivamente funzionante, su photoshop -.-
Ma, animo gente, grazie sempre al caro google ho scoperto che esiste un plugin equivalente per il nostro caro programma del coyote. Come ripetuto più volte, e non mi stancherò mai di farlo, perché sono incredulo a dir poco, questo plugin è fenomenale, un esempio di una prova, ho impiegato 15 secondi per farlo:
Cosa fa in sostanza resynthesizer? Grazie ad un algoritmo intelligente copia dal resto dell’immagine le parti che non si hanno a disposizione, basandosi sui dintorni dell’area da eliminare, e ci riesce molto bene. *
Mi sono dilungato nella premessa, ecco come utilizzare il plugin resynthesizer:
1) Scaricare resynthesizer con un sudo apt-get install gimp-resynthesizer
2) Se aperto durante l’installazione chiudere e riaprire gimp
3) Aperta l’immagine interessata, selezionare la parte da eliminare (es. lampione nella mia immagine) nel modo in cui si preferisce, con la selezione a mano libera, rettangolare ecc.
4) Tasto destro>>filtri>>miglioramento>>Smart remove selection
I risultati hanno dell’incredibile, vivamente consigliato.
Sono entrato a conoscenza di questo plugin grazie a kimj, che a partire da oggi collaborerà con me in questo blog; Le guide apparterranno a l’autore della pubblicazione, in caso di collaborazione (come questa guida) verrà diversamente indicato, e potrebbero essere presenti note dal collaboratore:
*note di kimj (collaboratore per questo articolo):
è vero, i risultati hanno dell’incredibile, ma non bisogna abusare del plugin e del content aware in generale: rende al meglio solo sulle piccole aree o con sfondi piuttosto uniformi, come ad esempio il mare della nostra immagine di esempio.
se lo si usa per aree troppo grandi o comunque con sfondi davvero pochi uniformi, es: una pittura murale, c’è il rischio che l’algoritmo vada a copiare elementi errati, non potendo fare altro, o che, nel secondo caso, tolga continuità all’area dell’immagine interessata. se dovete fare cose eccezionali, nel limite del possibile, vi tocca fare come al solito, manualmente 😛
un’altra cosa che vorrei aggiungere, sperando di non scaldare troppo gli animi dei lettori, è che il plugin resynthesizer è, per stessa ammissione dello sviluppatore, abbandonato dal 2005. il progetto è sicuramente valido e con una buona base di partenza, ma nella situazione attuale mi duole ammettere che il “content aware” di photoshop cs5 risulta, per certi versi, migliore. difatti il plugin resynthesizer sembra copiare dando sempre una valenza simile alle varie “sorgenti”, e talvolta nell’area trattata vengono copiati pezzi di quello che si voleva eliminare, cosa più rara in photoshop cs5 (capita solo in condizioni difficili). inoltre con il plugin di gimp salta maggiormente all’occhio quale sia l’area trattata: osservando attentamente, appare come se vi fosse una caduta di nitidezza. per confronto, ecco la stessa operazione eseguita, approssimativamente, con photoshop cs5:
spero vivamente che qualche persona con le giuste capacità riprenda in mano il progetto “resynthesizer”, sarebbe un vero peccato se non venisse perfezionato e se un giorno divenisse incompatibile con le nuove versioni di gimp, anche se, imho, gli sviluppatori di gimp appaiono alquanto simili a quelli di debian (stable), quindi si possono dormire sogni tranquilli per ora